Siamo arrivati al quarto e ultimo appuntamento di questo ciclo di articoli sul mondo emozionale e oggi parliamo di sentimenti.
Con i sentimenti, il Dott. Giacconi, psicologo, naturopata e direttore didattico della Scuola CNI di Udine, conclude questa panoramica iniziata con la spiegazione delle emozioni primarie seguita dagli stati d'animo e dalle emozioni secondarie o parassite, un viaggio esaustivo, chiaro e dettagliato nel mondo emozionale.
A differenza delle emozioni secondarie o parassite, i sentimenti invece prevedono l’attivazione del “centro emozionale superiore”, una qualità della coscienza e dell’anima risvegliate e purificate. Nascono spontaneamente e maturano nel Cuore dell’uomo man mano che la sua coscienza evolve. I sentimenti sono “frutti delle Spirito” come li definisce San Paolo, sono qualità del cuore, sostenuti dall’intuito, dalla sensibilità e dalla coscienza etica individuale.
Sono l’amore incondizionato, la compassione, il sentimento filantropico inteso come bontà d’animo, longanimità, benevolenza, carità, il sentimento ecologico che fa nascere il desiderio spontaneo di salvaguardare e proteggere la Natura, l’ambiente, la nostra Madre Terra.
I sentimenti non sono e non nascono da una imposizione morale e dualistica, ma sono il frutto di una vibrazione, di una frequenza interiore, energetica, coscienziale, di una visione neutra che ci permette di entrare in sintonia con una forza creativa ed amorevole, integrativa ed unificatrice, che spinge a sentirci uniti con la natura, che ci fa sentire una sola cosa con tutti gli altri esseri umani.
Sono presenti in modo naturale nei bambini; vengono oscurati dai nostri giudizi, conflitti, stati d’animo negativi, passioni nevrotiche. Possono essere coltivati e durare anche per lunghi periodi; sono favoriti da determinate e precise tecniche e scuole.
Bisogna essere molto attenti a non confondere i sentimenti con gli stati d’animo e le passioni della dualità umana. L’amore non è ossessività, gelosia, dipendenza; la compassione non è pietà, commiserazione. Il sentimento filantropico non è sacrificio incondizionato e rinuncia dei propri desideri, ma piena soddisfazione della necessità, del desiderio di condividere armonia e felicità che si avvertono interiormente. L’amore non aspetta riconoscenza. Gli stati d’animo che si vivono come conseguenza del fluire dei sentimenti sono sempre positivi, gradevoli: gioia, gratitudine, meraviglia, senso di libertà, pace, estasi, beatitudine, commozione, rispetto, affetto, comunione, intimità, innocenza, unità.
Concludiamo con una citazione di Baba Bedi
L’emozione è sempre la risposta ad un evento interno o esterno, ma noi non dobbiamo mai dimenticarci di due fattori essenziali: 1. Noi siamo i creatori di tutto ciò che viviamo; 2. Il tipo di reazione dipende dal nostro modo di essere, cioè dalla maturazione della nostra coscienza, dalla capacità di comprensione e dalla disponibilità al cambiamento che abbiamo sviluppato. L’evento esterno o la situazione interna sono solo degli specchi che ci mettono di fronte a noi stessi. Se pensiamo che il brutto sia nello specchio, non modificheremo e non andremo avanti sulla strada dell’evoluzione, ma ci sentiremo sempre vittime e soffriremo. Viceversa, se ci rendiamo conto che lo specchio riflette la nostra immagine e ciò che vediamo di brutto ci appartiene, allora qualsiasi esperienza e qualsiasi situazione diventa uno stimolo per crescere e per avvicinarsi sempre più alla situazione totale. Comprendendo ciò che dobbiamo modificare della nostra personalità, individuiamo anche i passi che via via dobbiamo fare per raggiungere la meta. Se affrontiamo le esperienze come occasione di crescita e non come ingiustizie gratuite del destino e degli altri nei nostri confronti, evitiamo la sofferenza e il nostro cuore sarà sempre pieno di gioia e di soddisfazione
Baba Bedi
Eccoci arrivati alla fine di questo questo percorso di approfondimento del mondo emozionale dove insieme al Dott. Giacconi abbiamo esplorato le emozioni primarie, le emozioni secondarie e gli stati d'animo.
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