Eliminare la sofferenza con le tecniche di respirazione
Il dolore, la delusione e la frustrazione sono inevitabili.
Non sempre il mondo va secondo le nostre aspettative, non sempre il mondo è giusto secondo i nostri valori, ci sono ingiustizie, insuccessi, cose che ci feriscono su un piano mentale e morale.
Sappi però che il dolore è NEUTRO. Cosa significa?
Il significato che tu dai a quello che vivi, il modo in cui interpreti quello che ti succede, il tuo linguaggio, il contesto che ti circonda, tutto ciò può far si che il dolore si trasformi in sofferenza e che si crei anche in totale assenza del dolore stesso.
La maggior parte delle persone non vive che pochi minuti al giorno completamente immersa nel presente, dove il corpo, i sensi, i pensieri e l’emotività sono totalmente collegati al qui ed ora. Tutti, quasi nessuno escluso, vive con la testa da un’altra parte, sovrappensiero.
Esistono due forme di costruzione della sofferenza virtuale, legate alla nostra immaginazione: la prima dipende dalla personale interpretazione della realtà, mentre la seconda dipende totalmente dalla singolare fantasia.
La filosofia buddhista dice che ci sono tre veleni per la psiche umana:
- il primo è vedere tutto nero, ovvero, mi arrabbio, mi lamento, mi sento in colpa, mi addoloro perché vedo solo la parte negativa;
- il secondo è il vedere tutto bianco: siamo dei bambini, degli ingenui, se crediamo che ci sia solo il principe azzurro, quando in realtà c’è un po’ di Caino e di Abele in ognuno di noi, c’è una parte di luce e di ombra in ognuno di noi e in ogni accadimento della vita. Se vedo tutto nero o tutto bianco mi sto mentendo e mi sto illudendo.
- Per il buddhismo il terzo veleno è: non essere consapevoli di questa semplice realtà.
Le cose non sono belle o brutte, ma sono un contenuto neutro, dipende dalla mia interpretazione delle cose se soffro o se godo. Lo stesso dolore fisico ha questa valenza: provate a pensare ai masochisti a cui piace farsi legare dai padroni o dalle padrone, ed essere calpestati con i tacchi a spillo sulle guance, loro sono contenti come pasque.
Quello è un dolore vissuto con piacere; questa è la conferma che il dolore non è sofferenza.
Ora, non dico che anche tu debba fare come i masochisti, però pensa a quanto sarebbe più bella la tua vita se riuscissi ad affrontare con positività le inevitabili sofferenze che ti si parano davanti.
La respirazione può aiutarti davvero molto in questo senso, poiché con le tecniche di RCT riuscirai a pensare con più chiarezza e lucidità.