L'animo umano ha paura di molte cose, ma una delle paure più limitanti che contrae il nostro potenziale creativo ed espressivo è la PAURA DELLE CRITICHE.
Dietro ad essa si cela la paura del giudizio, del rimprovero e della disapprovazione altrui.
C'è la paura di fare brutta figura, di perdere la faccia o il ruolo in cui ci si è identificati e il cui potere ci spaventa perdere. Ci sono la vergogna, la timidezza, il timore di perdere l'amore e la stima dell'altro o degli altri se sono in
disaccordo con me, o se fallisco,o sbaglio o mostro una mia debolezza o una mia mancanza.
La paura della critica, che è strettamente legata alla paura di sbagliare, influenza sia il nostro modo di reagire ai rimproveri, agli errori e all'autorità ma anche il nostro modo di esprimere i nostri bisogni, i nostri dissensi, i nostri desideri.
Tale paura ci imprigiona spesso in personaggi controllati, inautentici, eccessivamente compiacenti e seduttivi per ottenere l'approvazione e l'invidia altrui e garantirsi l'indipendenza dalle persone amate o temute, la loro buona opinione.
Oggigiorno, in una cultura mass-mediale come la nostra, le menti sono sedotte dalla vanità e dall'apparenza alla cui base c'è l'idea che sia necessario costruirsi un'immagine positiva per muoversi sul mercato e nelle relazioni sociali.
Il rischio è quello di identificarsi con la propria immagine, delegando così la propria identità e il proprio valore a ciò che riceviamo come feed-back dagli altri, e non a quello che realmente siamo.
La paura fa prevalere una fase di evitamento e di fuga, una forma di mimetismo emozionale, di eccessivo pudore, di scarsa autovalutazione che ci porta a comportamenti passivi, remissivi, autocastranti. A volte questa reazione di paura è così profondamente radicata che non siamo consapevoli di esserne condizionati.
Ecco quindi le 18 domande che ti aiuteranno a capire quanta paura delle critiche hai. Se risponderai sì a più di una domanda non preoccuparti, il primo passo per una vita serena è accorgersi che qualcosa non va e fare del nostro meglio per cambiare quanto possiamo.
1 Comment
sono sociofobica da sempre, e in effetti ho capito che la mia è una forte soggezione alle critiche, e incapacità di rispondere o non dargli peso, non necessariamente critiche esplicitamente negative, anche neutre o positive perchè vengono comunque recepite con sospettosità, alla base della sospettosità c’è la convinzione che la gente sia cattiva e in perenne ricerca di qualcuno da colpevolizzare. criticare è in qualche modo attribuire una colpa, sostenere che qualcuno ha avuto un atteggiamento sbagliato, lo sbaglio è vissuto come una colpa