"Sum ergo cogito"
"Sum ergo cogito"
"Sum ergo cogito"
Questo è il mantra da ripetere per raggiungere un'esistenza illuminata.
Il filosofo francese Cartesio in realtà affermava alcuni secoli fa, esattamente il contrario, “Cogito ergo sum” cioè penso, quindi esisto (sono), creando così le basi di un periodo storico e culturale dove il dominio della ragione sugli altri aspetti dell’essere umano venne esaltato e promosso in tutti i campi.
Questa inversione di senso, che il grande scienziato americano Damasio esperto di neuroscienze ha definito “l’errore di Cartesio”, ha influenzato per secoli le coscienze, fino ai nostri giorni.
Viviamo ancora in una cultura, che pur essendo messa in crisi da più parti, considera l’intelletto, la ragione, la parte più nobile e il vero sovrano dell’essere e della vita. In realtà possiamo vedere gli errori che questa mentalità ha determinato in diversi ambiti della nostra società.
Il dominio dell’intelletto sul cuore, sul corpo e sulla coscienza, il considerare l’intelligenza umana solo in relazione alle capacità logico-matematiche (i test per valutare il Q.I., quoziente di intelligenza, ancora oggi molto in uso, sono infatti basati solo su queste capacità) ha permesso un ingigantirsi dell’ego individuale ed uno scollamento dal sé, i cui effetti di alienazione dalla propria Natura e dalla Madre Natura sono drammaticamente presenti ed esasperati.
Credo sia arrivato il momento di invertire la rotta e ridare spazio anche alle emozioni e al corpo. Anche loro meritano di essere ascoltati, e se non lo farai solo una persona ne pagherà le conseguenze: TU!