I polmoni assomigliano ad un albero che respira grazie a tronco e rami.
Le radici sono rappresentate dalla laringe, dalla faringe, dalla cavità boccale e dalla fossa nasale, le quali prendono nutrimento non dalla terra ma nell’aria.
L'aria viene archetipicamente associata all’ANIMA (dal greco ànemos che significa "vento").
In latino, l'anima indicava propriamente ciò che spira: il soffio, il vento, e di conseguenza anche l'elemento aria.
L’essere umano è quindi come un albero che cresce, che ha bisogno di radici forti e ben salde nella terra per ergersi verso il cielo, senza correre il rischio di volar via.
Potremmo dire che i polmoni (contenitori dell’aria) rappresentano a livello simbolico l’ANIMA che si cala nel corpo, nella terra, nella virtualità e materialità nella quale può specchiarsi e conoscersi.
Quando l’anima è ben inserita nel corpo, allora l’uomo diventa più consapevole, creatore, realizzatore e pieno di energia e forza di volontà. Viceversa quando l’anima tende a volersi separare dal corpo e ad essere poco collegata ad esso, allora l’uomo diventa meno consapevole, privo di forza di volontà, energia e in balia degli eventi. L’albero anima si cala nell’albero uomo, più l’anima si radica in esso, più l’uomo può crescere verso il cielo, distaccarsi dal virtuale e sperimentare la REALTA’.
Il respiro mette in contatto l’interno con l’esterno (inspirazione-espirazione), il basso con l’alto (ventre-petto), il femminile col maschile (polmone sinistro e destro), andando a riequilibrare tutti questi rapporti.
L’anima è dunque rappresentata dall’aria, e i nostri polmoni, e soprattutto il modo in cui li utilizziamo, diventano un modo col quale venire a contatto con la nostra parte più profonda e divina, e quindi andare ad acquisire energia, consapevolezza, coscienza, salute fisica e mentale.