“La mente non è una democrazia” diceva in una conferenza Phil Laut, docente americano, ma è bene capire chi è il sovrano.
La parte logico-razionale svolge nella psiche umana fondamentalmente una funzione di comparazione e di discernimento confrontando su un piano a due dimensioni il bene e il male, il buono o il cattivo, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Questa funzione è importante se dobbiamo fare la spesa, far di conto o analizzare criticamente dei dati, ma è anche bene ricordare che i testi sacri dell’Antico Testamento ci ricordano che la dualità è anche, se non usata correttamente, il seme del nostro “peccato originale”. La mitica mela colta furtivamente proprio dall’albero della conoscenza del bene e del male, nel giardino dell’Eden, ci autorizza a sostituirci a Dio nel giudicare gli uomini, la vita e lo stesso creatore di questa.
Ci dà l’illusione e la presunzione di sapere cosa è bene o male in assoluto.
Ci rende schiavi dei nostri giudizi e pregiudizi.
Ci autorizza a combattere chi possiede una visione della “verità” e del giusto diversa dalla nostra.
Una razionalità potente, non sostenuta dalla saggezza dell’istinto e del cuore e non in contatto con l’intelligenza intuitiva e l’umiltà di non sapere, che favorisce l’ispirazione e la ricerca di un aiuto celeste, diventa distruttiva. L’astuzia e l’intelletto alimentati dal predatore, dal serpente, a fini egoistici e materiali hanno creato una scienza abnorme, un’economia aberrante, un inquinamento che sta soffocando il Pianeta, una tendenza a giustificare attraverso un’informazione pubblica manipolata in nome di un illusorio progresso.
Da più parti sale forte il richiamo, in questo nuovo millennio, in questa nuova era che sta iniziando, di una profonda inversione di questo processo degenerato.
Io credo che si debba iniziare questa reale ri-voluzione partendo da noi.
Dalla nostra parte più intima e insita: il respiro.
Cosa ne pensi?