Terzo appuntamento con gli elementi chiave per l'analisi del respiro.
Oggi è arrivato il momento di analizzare quanta aria prendiamo.
La quantità del respiro viene delineata nei primi 5 o 10 anni di vita, ma cosa posso capire dal QUANTO?
Se una persona respira TANTO significa che è molto vitale.
Se al contrario respira POCO: ha a che fare con ciò che chiamiamo “merito” e il “non dar fastidio e non recar danno”.
Le cause possono essere ricollegate al rapporto con i genitori che magari desideravano un maschio e invece hanno avuto una femmina (o viceversa), oppure non desideravano un figlio, oppure il parto è stato traumatico.
Oppure la nascita è collegata a livello temporale ad un fatto familiare poco positivo come ad esempio un lutto o un fallimento economico. I pensieri inconsci sono: «Nasco io e un altro muore» e/o «Nasco io e reco danno, porto fallimento».
Come avrete intuito l'argomento è molto vasto, e questo non è che un breve assaggio teorico.
Ci sarebbero un’infinità di altre cose da dire e da spiegare riguardo all’interpretazione del respiro, ma il modo più efficace per metterle in pratica, e capirle fino in fondo, sarebbe considerarle caso per caso vista l'unicità della storia e leggenda di ognuno.
Per ora, questo è tutto. Continua a seguire Aspeera per saperne di più!
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