
La respirazione è una corsa ad ostacoli.
Il percorso è semplice e riusciamo sempre a portarlo a termine in modo discreto. In fin dei conti, se non lo facessimo, non saremmo qui a raccontarcela, e in effetti, per la maggior parte delle persone, respirare equivale a sopravvivere. Niente di più, niente di meno.
Se riuscissimo a comprendere la natura degli ostacoli, che possono essere fisici e/o psichici, potremmo calibrare meglio i nostri salti e superarli completamente. Il percorso allora sarebbe altrettanto facile ma eseguito alla perfezione e con il minimo sforzo.
Ecco alcuni dei fattori che ci mettono i bastoni tra le ruote durante la corsa:
- Abitudine a trattenere il respiro: impariamo a farlo durante l’infanzia. Respirare ci fa “sentire di più” , quindi trattenendolo ci sembra di riuscire a gestire meglio la paura e di ridurre l’intensità emotiva;
- Problemi affettivi: ogni conflitto con le nostre sensazioni emotive crea una rigidità e una limitazione respiratoria. Si blocca il respiro per non sentire e non far trasparire i nostri stati emotivi;
- Angosce profonde: rendono il ventre troppo tonico (duro e incapace di rilassarsi) e impediscono l’ampliamento corretto del diaframma;
- Aumento di anidride carbonica nel sangue: porta ad una sempre più impellente necessità di inspirare affannosamente portando spesso all’iperventilazione;
- Emozioni: uno spavento può bloccare la respirazione mentre l’ansia può accelerarla rendendola più veloce e superficiale. Il pianto ci fa singhiozzare, la rabbia sbuffare;
- Sensazioni acustiche: un rumore improvviso ci fa trattenere il respiro;
- Sensazioni olfattive: un profumo gradevole ci fa respirare più lentamente, mentre uno sgradevole ci induce a bloccare il respiro;
- Percezioni tattili: una scottatura ci fa trattenere il respiro per ridurre la percezione del dolore;
- Termoregolazione: le persone freddolose respirano in genere poco.
È importante ricordare sempre che la psiche influenza il respiro e il respiro influenza la psiche. Non è possibile provare ansia senza una respirazione bloccata e innaturale.
Viceversa il sentirsi prigionieri, costretti una corazza respiratoria rigida, crea angoscia.
E tu come respiri?