Durante l’inspirazione, in maniera complementare ed opposta al polmone, il cervello si contrae stimolando la concentrazione, la calma mentale e il rallentamento del dialogo interno.
L’inspirazione consapevole, a differenza di quella nevrotica, permette di riempire in profondità parti dei polmoni che nella respirazione normale vengono usate in maniera superficiale e limitata.
Per approfondire e intensificare l’inspirazione è necessaria una funzione volontaria ed attiva del respiro che corrisponde simbolicamente alla volontà di aprirsi alla vita, al mondo, al sentire profondo, in quanto più è profondo il respiro e più si espande la nostra capacità di percepire le sensazioni e le informazioni che ci arrivano dai sensi sia interiormente che esteriormente.
La paura della vita e delle emozioni intense inibisce la nostra capacità di sentire e di sentirsi e quindi di inspirare. Una respirazione scarsa e limitata equivale ad una scarsa energia, favorisce l’astenia, la depressione, la stasi, la ripetitività dei pensieri, il senso di debolezza, di fragilità e di insicurezza. Respirare profondamente aumenta le nostre capacità di assumere noi stessi in maniera più globale e di essere ispirati.
L’inspirazione ci educa a prendere senza avidità quanto ci spetta in abbondanza, dando così sostegno al nostro diritto di esistere qui ed ora nell’abbondanza.
2 Comments
Salve Laura, sono un giornalista e sto scrivendo un pezzo sul respiro. Cosa intendi quando scrivi che il cervello “si contrae” durante l’inspirazione?
Grazie se mi risponderai!
Andrea Scotto
Ciao Andrea, puoi trovare tutte le spiegazioni tecniche e scientifiche all’interno del corso “Lezioni di Respiro” oppure nei manuali di respirazione del Dott. Giacconi