Una volta riempiti i polmoni in profondità avviene, a livello alveolare, lo scambio dell’ossigeno con l’anidride carbonica.
Nella respirazione veloce e superficiale a cui siamo abituati vi è pochissimo tempo perché questo scambio avvenga in maniera corretta, il che è un grosso errore.
La pausa a polmoni pieni aumenta infatti tutti gli effetti positivi di una buona inspirazione. Si verifica una situazione di equilibrio che favorisce le corrette posture e il rilassamento.
Trattenendo i polmoni pieni ci si abitua a prendersi il proprio tempo, ad avere calma e pazienza, a resistere alla fretta, ad assumere la realtà in maniera più profonda per darsi il tempo di comprendere, apprendere e digerire gli eventi.
La psiche si rilassa, le cellule hanno massima possibilità di nutrimento e di eliminazione, ci apriamo a spazi interiori di ascolto, il che è un ottimo sistema antiansia.
Nella pausa a polmoni pieni si favorisce la focalizzazione, utile a trovare mete, obiettivi, risorse, convinzioni che vogliamo salvare nel nostro database psichico. È importante non confondere la focalizzazione con lo sforzo poiché la concentrazione è uno stato di attenzione vigile senza alcuna tensione, tipica dei pensatori, dei filosofi e dei mistici.
La patologia degli attacchi di panico, è spesso accompagnata da pensieri caotici, ossessivi, irreali e catastrofici, padroneggiare l’inspirazione e imparare a rilassarsi in abbondanza con i polmoni pieni aiuta a riacquisire questa dignitosa padronanza psicoemotiva.
Le connessioni profonde tra respirazione, cervello e sistema nervoso fanno si che l’attività celebrale dipenda in gran parte dalla capacità e dalla potenza del nostro respiro.
Tramite l’esecuzione di determinati esercizi respiratori i centri nervosi inattivi si destano, accumulando una notevole carica elettrica in grado di smuovere e riattivare certe parti addormentate del cervello e di stimolare la rigenerazione cellulare.
Lavorare sul pieno è necessario dove sia presente un forte stato di esaurimento e di depressione, di astenia e di debolezza.
Riacquisendo padronanza di questa fase, ci si sente protagonisti dei propri progressi e in grado di acquisire abilità autogene che dipendono esclusivamente da lui.
La respirazione a trattenimento d’aria è il rimedio naturale contro l’emotività incontrollata ed è molto utile praticarla dopo una forte emozione.
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meraviglioso!